Bufala: 13 aprile per voto non casuale, parlamentari prendono pensione


Nonostante le "smentite" in Rete, da settimane continua a circolare via email, sui social network (soprattutto su Facebook) e su alcuni blog un messaggio dai toni scandalistici sui vitalizi dei parlamentari. Nel post si afferma che per le prossime elezioni politiche sarebbe stata scelta "la data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 aprile" perché la seconda non avrebbe permesso ai "parlamentari alla prima legislatura non rieletti" di maturare la pensione. Il messaggio recita testualmente:

"La scelta della data del 13 aprile, per il voto in alternativa a quella del 6 aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 di aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione. Votando invece come stabilito dal Consiglio dei ministri il 13 aprile, ovvero una settimana... dopo, acquisiranno la pensione. 
E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica! Ben altri saranno i costi diqueste pensioni, non solo in termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al paese, perchè questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno. 
MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 (se avete letto bene: TRECENTOMILIONI, chiaramente di Euro) DI COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA HANNO GIA' LA PENSIONE CHE E' DI PLATINO (ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO PER MANGIARE RACCATTA LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI). 
I TELEGIORNALI CORROTTI E PREZZOLATI NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET PERMETTE DI CONOSCERE QUESTA SCHIFEZZA"

Come ha segnalato il senatore Roberto Mura, il messaggio è lo stesso che circolò alla fine della precedente legislatura. In realtà, non è vero che votare ad esempio il 7 aprile o anche il 17 marzo penalizzerebbe i membri del Parlamento. Come spiega Repubblica secondo il regolamento, l'assegno vitalizio spetta ai deputati che abbiano esercitato il mandato per almeno 4 anni, 6 mesi e un giorno. Essendo la legislatura iniziata il 29 aprile 2008, la data di "scadenza" è stata il 29 ottobre 2012.

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