Rissa in discoteca a Milano tra Balotelli e Facchinetti Jr: è una bufala


Una spinta di troppo, forse una parola in più. Poi calci e pugni in una discoteca di Milano. Come riporta la Gazzetta.it, domenica sera sarebbe scoppiata una rissa tra il calciatore Mario Balotelli e il cantante Francesco Facchinetti. Cinque minuti di follia, prima dell'intervento dei body guard del Byblos, discoteca tra le più in voga nella movida milanese. Alla fine nessuno si è fatto male. Almeno questo secondo una fonte anonima. In realtà, è lo stesso Facchinetti a smentire l'episodio, pubblicando su Twitter una foto insieme a Balotelli: "Ecco come io e mio fratello Mario abbiamo litigato ieri. Complimenti per la bufala".


Subito dopo, la Gazzetta.it pubblica la smentita dell'Ad del Milan Adriano Galliani: "Era solo uno scherzo fra Facchinetti e il fratello di Balotelli, Enoch. Ieri sera giocavano e scherzavano Enoch e Facchinetti, che è interista ma è simpatico. Questi due pirla si sono spintonati ma Mario era seduto da un'altra parte. Non so se in buona o malafede è stato scambiato Enoch per Mario". Infine Galliani ha dato uno sguardo a Enoch e gli ha detto: ''Fatti i capelli biondi così ti distinguono da tuo fratello''. Evidentemente qualcuno ha visto la scena parzialmente o è stato male informato ed ha fatto nascere la bufala.


Bufala: bollo sugli animali domestici, Governo Letta approva decreto


E' tornata a circolare sul Web e su Facebook la notizia del presunto bollo sugli animali domestici. Lo prevederebbe un nuovo decreto approvato dal governo Letta. Nei vari articoli in Rete copi/incollati si legge testualmente: "Nuovi rincari a partire dal 1° gennaio 2014. Il Governo Letta, ha infatti approvato il decreto che prevede il pagamento di un bollo, come per le automobili per gli animali domestici come cani e gatti".

"Il nuovo decreto prevede infatti che a partire dal secondo animale posseduto in casa, i cittadini dovranno pagare una tassa che ammonta a circa credici euro. Non si faranno attendere le reazioni polemiche dai cittadini e dai partiti dell’opposizione. SEGUONO AGGIORNAMENTI". Qualcuno ha poi "corretto" il verbo "credici" nel sostantivo "tredici", considerandolo probabilmente un errore di digitazione.


Facendo una ricerca su Google la fonte originale sembra essere ilcazzoquotidiano.altervista.org. Come si legge su AGI, sebbene il 2014 si è aperto "con una serie di rincari per gli italiani che dovranno anche regolare entro la fine di gennaio i loro rapporti con il fisco", in realtà non risulta alcun bollo sugli animali domestici. La bufala circolava già nel 2011, in quel caso era stata attribuita al governo Monti.

Tra i vari aumenti di quest'anno, invece, vi sono i pedaggi autostradali, la "tassa etica" (addizionale Irpef del 25% sulla "produzione e vendita di materiale pornografico o di incitamento alla violenza"), la cedolare secca ed il canone Rai che non è stato abolito, come invece sostiene qualcuno. Il 16 gennaio scatta invece l'ultima finestra per il versamento della "Tobin tax" (l'imposta sulle transazioni finanziarie). 

Omicidio Scazzi: Michele Misseri si è suicidato, nuova bufala sul Web


Ha fatto per qualche ora il giro di Internet e dei social network ma si è rivelata una bufala la falsa notizia shock del suicidio di Michele Misseri (alias zio Michele), il contadino di Avetrana finito al centro delle cronache per il caso Scazzi, il giallo dell'omicidio della nipote, la quindicenne Sarah uccisa nel 2010 nella cittadina in provincia di Taranto. A confermarlo, scrive l'Adnkronos, fonti investigative.

Bufala: Corte Europea abolisce canone Rai perché è tassa illegittima


Una clamorosa notizia sta facendo rapidamente il giro del Web e di Facebook. Come riportato da alcuni siti Web e forum, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Echr) avrebbe emesso una sentenza il 30 Dicembre 2013, secondo cui il canone Rai della televisione italiana sarebbe una tassa illegittima in quanto non atterrebbe alla "materia fiscale" e dunque il cittadino non sarebbe obbligato a pagarla. In particolare, si legge sul sito satirico Corriere del Mattino che per primo ha riportato la notizia:

«Buone notizie per i contribuenti. Sembra che ormai ci sia ben poco da fare e non ci sia ricorso giudiziario, protesta, iniziativa del governo e quant'altro che tenga: il canone RAI non va pagato. A sancire, da ultimo, la non obbligatorietà della tanto vituperata imposta sull'abbonamento alla tv di stato, è questa volta la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo la quale, nella sentenza del 30 Dicembre 2013, ha affermato il principio, che non mancherà di far discutere, per cui il canone RAI è illegittimo in quanto non attiene alla "materia fiscale"...».


In realtà, come scrive Il Sole 24 Ore, già nel 2009 i giudici di Strasburgo si sono espressi in tal senso, dichiarando «"palesemente infondato" il ricorso presentato da un cittadino italiano contro le misure prese nei suoi confronti per il mancato pagamento del canone». Come si legge su Abbonamenti Rai, «il Canone tv rappresenta la principale fonte di finanziamento del servizio pubblico nella maggior parte dei paesi europei». Inoltre, effettuando una ricerca sul sito ECHR, non troviamo alcun sentenza datata 30/12/2013. 

Come si legge ancora su Abbonamenti Rai, chi ha compiuto i 75 anni di età è esonerato dal pagamento del Canone Rai, purché non possieda "un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilità (euro 6.713,98 annui)". Proprio in questi giorni la televisione di Stato festeggia il suo sessantesimo compleanno. Era la domenica del 3 gennaio del 1954 quando andava in onda la prima trasmissione della Rai. Allora si trasmetteva in bianco e nero.