Casalinga taglia carciofo che esplode come una bomba? Non proprio


Rimbalza sulle maggiori testate giornalistiche italiane la notizia dell'esplosione di un carciofo in mano (o in faccia) ad una casalinga che si accingeva a cucinarlo. L'incidente domestico è accaduto ad una donna di Olginate (Lecco). Dell'esplosione, che non ha provocato danni se non molto spavento per la signora, se ne stanno occupando i carabinieri della stazione di Olginate e l'Asl di Lecco per risalire alla causa dell'esplosione.

Agenti tolgono casco per solidarietà a manifestanti? Azione normale


Sul Web e su Facebook girano foto e video in cui si vedono dei poliziotti togliersi il casco in ciò che appare come un gesto solidale con i manifestanti del 9 dicembre 2013. E' successo a Torino con la Polizia di Stato e con la Guardia di Finanza a Rho (Milano). Stessa cosa a Genova dove i Carabinieri hanno tolto il casco e accompagnato il corteo. In particolare, il gesto relativo alle manifestazioni svoltesi ieri in Torino, è stato interpretato da alcuni organi di stampa e siti Web, come un "segno di solidarietà con i manifestanti".

Fotografo Fabrizio Corona tenta suicidio in carcere, ma è una bufala


In cella con la bocca e il naso coperti di cerotti. Così sarebbe stato trovato Fabrizio Corona in carcere. A riportare la notizia è il settimanale "Oggi" che ha parlato di un possibile tentativo di suicidio da parte dell'ex fotografo dei vip. Corona sarebbe stato ricoverato nell'infermeria del carcere di Opera, Milano, dove si trova detenuto il 19 ottobre scorso. Il personale medico lo avrebbe soccorso estraendo i cerotti, medicando le ferite provocate dagli stessi e sedandolo. Secondo quello che avrebbero raccontato i familiari Corona soffrirebbe molto in carcere e non avrebbe ancora accettato la condizione in cui è costretto a stare. 

In realtà, è lo stesso Fabrizio Corona, tramite il fratello Federico ospite della trasmissione Iceberg in onda su Telelombardia, a smentire le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni circa un suo tentativo malriuscito di suicidio. "Non ho mai tentato il suicidio, mai mi è passato per la testa e la sera del 19 ottobre ero beato nel mio letto di acciaio con il materasso di spugna rotto. Nessuno mi ha mai scattato una fotografia, specie in un carcere duro e serio come questo". Anche i familiari e gli avvocati di Fabrizio Corona hanno smentito categoricamente la notizia del tentato suicidio pubblicata il 27 novembre scorso dal settimanale "Oggi".

Il fratello Federico ha chiesto una rettifica al periodico e scrive al direttore di Oggi: "Caro Brindani, ti devi vergognare per quello che hai scritto perché ho un figlio di 11 anni che va a scuola, dove i compagni e le maestre parlano e lui non ha colpe. Ha già sofferto troppo e non ne vuole sapere nulla di queste falsità. Ti devi vergognare perché ho una madre che soffre e piange da nove mesi, e non sta bene perché ha perso la persona che amava. Tutte le notti si alza e piange ed così fragile che potrebbe credere a una cazzata come quella che è stata riportata sul tuo giornale". I familiari minacciano azioni legali nei confronti dei responsabili della pubblicazione.

Bufala: appartenenti a gruppo Rom autorizzati a furti fino a 200 euro


Una notizia alquanto inquietante che sta girando da qualche ora sul Web e su Facebook, spiega che la persona che dimostra l'appartenenza ad un gruppo Rom non sarà perseguibile per furti di beni materiali o denaro fino a duecento euro. Il Decreto legge 958/2013 sarebbe entrato in vigore con la pubblicazione dell'ultima Gazzetta Ufficiale e sarebbe stato richiesto dalla Commissione Consultiva dell'Integrazione al fine di salvaguardare le popolazioni nomadi, le quali sono rappresentate dal 1971 dall'Unione Rom Internazionale. In particolare si legge nei post:

Musicista Tullio De Piscopo morto: ma è una bufala che gira sul Web


Domenica 17 novembre 2013 ha cominciato a circolare sul web la voce della morte di Tullio De Piscopo, storico musicista napoletano, ma si tratta d'una bufala. Come scrive Repubblica, la falsa notizia è iniziata a circolare intorno alle 22 di ieri, dopo il lancio del giornale online radioloveandmusic.com. Secondo l'articolo, intitolato "Tullio De Piscopo è morto !!", il musicista sarebbe deceduto sabato notte all'ospedale di Capri a causa di un infarto, inizialmente scambiato per una semplice infiammazione.

Bufala: ragazzina leccese rimane incinta a 11 anni, padre un 17enne


Un notizia pubblicata dapprima da un giornale locale e successivamente rilanciata dalla Rete non poteva che suscitare grande scalpore. Stiamo parlando della vicenda della ragazzina leccese di 11 anni incinta di un fidanzato 17enne. Accertata la gravidanza, la mamma della bambina  avrebbe chiesto alla dirigente della scuola in cui la figlia frequenta la prima media, di mantenere il massimo riserbo su quanto starebbe accadendo. In particolare si legge in alcuni articoli sul Web:

"A tradirla sono stati quei chili messi su in fretta e soprattutto quei vistosi arrotondamenti nel fisico, quasi inspiegabili per i genitori. Una visita ginecologica ha sciolto i dubbi: stato di gravidanza, al quinto mese. La protagonista è una ragazzina di appena 11 anni che vive in un paese dell'hinterland leccese e frequenta la prima media. Il papà del futuro neonato è il 'fidanzatino' della ragazzina, un 17enne del posto. Solo pochi mesi fa la undicenne aveva fatto la prima comunione..."

"La vicenda è venuta a galla per il clamore che sta suscitando nel Salento. La ragazzina, a quanto si è appreso, avrebbe cercato in tutti i modi di nascondere la gravidanza, ma i mutamenti nel fisico dopo aver superato il quinto mese non potevano continuare più ad essere un mistero. La mamma della ragazzina, che l’ha partorita anche lei giovanissima a 13 anni, si è rivolta alla dirigente scolastica per cercare di creare attorno alla figlia una cortina di protezione..."

In realtà, come scrive Repubblica "le forze dell'ordine hanno consentito di appurare che non c'è nessuna denuncia ufficiale della gravidanza che per l'età della ragazza sarebbe stata obbligatoria da parte dei medici. Anche la preside della scuola media frequentata dalla ragazza avrebbe riferito, contattata dai carabinieri, che non c'è nessuna gravidanza ma solo voci prive di fondamento". Gli stessi genitori della bambina avrebbero chiesto alla dirigente scolastica di aiutarli a smentire le maldicenze.

Bufala, il ministro Kyenge: cani e gatti italiani per sfamare immigrati


Il ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge, è da tempo impegnata in politica, prima nei Ds, poi nel Partito democratico. Sul ministro ultimamente stanno girando sul Web e soprattutto su Facebook numerose notizie. Una che sta facendo molto "chiasso" è quella messa in giro dal sito Lercio.it, sito sarcastico ed alter ego di Leggo.it, nella quale si dice che il ministro avrebbe dichiarato in un'intervista "a porte chiuse origliata da un portantino che poi l'ha raccontata alla moglie dall'autorevolissimo sito tuttiicriminidegliemigrati.com" di utilizzare i "cani e i gatti degli italiani per sfamare gli immigrati".

Procura di Roma indaga per usura Equitalia e parte una class action?


Da qualche giorno sta girando sul Web e su Facebook la notizia che Equitalia sarebbe stata denunciata dalla Procura di Roma per usura, dopo che lo scorso 19 settembre la Guardia di Finanza ha perquisito alcuni uffici di funzionari, ipotizzando reati di corruzione. Come conseguenza di ciò, il Codacons ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento aperto dalla Procura capitolina contro Equitalia. "Finalmente la magistratura avrebbe deciso di fare chiarezza sui tassi applicati dall'ente incaricato della riscossione dei tributi", si legge negli articoli in Rete.

Animali: cani uccisi e bambini rumeni che ridono, ma è proprio così?


Il randagismo in Romania è da sempre un problema concreto: associazioni animaliste e istituzioni chiedono che venga affrontato con campagne di sterilizzazione e non con stragi di massa. Ed in queste ore è tornata a girare su Facebook una foto con dei bambini che osservano dei cani morti in strada. Sull'immagine si legge: "CARTOLINA DALLA ROMANIA cani uccisi e bimbi che ridono". E come commento:

"ANCHE I BAMBINI RUMENI RIDONO DELLA MORTE DEI CANI SOLO A VEDERE STO MALE QUANTA CATTIVERIA IN QUESTA GENTE"



Osservando con attenzione la foto si notano due bambine sorridere, che lo fanno solo perché riprese dal fotografo. L'immagine è stata pubblicata da alcuni siti rumeni il 12 giugno del 2013. Molti cani randagi sono stati trovati morti in una strada a Motru nel distretto di Gorj. Come riporta Evz, alcuni cadaveri di cani sono stati scoperti da un gruppo di bambini che giocavano nella zona. Persone che vivono nella zona hanno scritto a Rtv.net e detto che gli animali non erano pericolosi e stavano andando a fare una denuncia alla polizia. 

Molto probabilmente, i quadrupedi sono stati volutamente avvelenati e rischio per il colpevole dietro le sbarre. In realtà, come scrive Adevarul si notano anche gli occhi terrorizzati dei bambini che piangevano. "Ci dispiace per i cani che sono morti, soprattutto i piccoli", hanno detto i bambini che guardavano la terribile scena. La gente dice che non è la prima volta che qualcuno ha gettato veleno per uccidere gli animali e vogliono che  i colpevole siano catturati e puniti. 

"Ero a dare loro vettovaglie e li abbiamo trovati morti. Non erano aggressivi. Qualcuno li ha avvelenati", ha dichiarato un amante degli animali di Motru. Come scrive La Zampa che riporta i dati di Save the dogs, "a Bucarest vengono morsicati in un anno circa 16.000 cittadini, secondo le autorità sanitarie, lo 0,76% della popolazione". Dunque, "i risultati dell'eutanasia di massa non sembrano portare benefici, così come le critiche generalizzate nei confronti delle associazioni animaliste".

Azienda Merck ammette inoculazione di virus del cancro nei vaccini?


E' tornata in auge e a diffondersi in Rete e sui social network una presunta notizia "shock", secondo cui la casa chimica e farmaceutica Merck avrebbe, a suo avviso, diffuso terribili malattie come l'Aids e la leucemia. Nei numerosi articoli si spiega che la divisione vaccini della Merck, avrebbe ammesso l'inoculazione del "virus del cancro" tramite dei vaccini.  In uno dei post in italiano pubblicato nel 2008, si legge testualmente:

Bufala: primo mammo ha dato alla luce Eva, nata con parto cesareo


Da qualche giorno è tornata prepotentemente a girare su Facebook una notizia a dir poco incredibile. Un post mostrerebbe il ritaglio d'un giornale con un'immagine ed un lungo articolo nel quale si spiega che un uomo avrebbe partorito a Roma. A corredo del post si legge: "Siamo rovinati!!!!!!!!!!". Quasi 17.000 condivisioni e commenti tra incredulità mista a disgusto. L'articolo è intitolato: «Il primo "mammo" ha dato alla luce Eva».

Bufala: condividere per individuare il ragazzo che ha crocifisso il cane


Un nuovo caso di abuso di animali provoca indignazione sui social network. Una fotografia mostra un cane, probabilmente un chihuahua, con accanto un ragazzo che mostra in modo sprezzante il suo trofeo. E' questa l'immagine che da qualche giorno sta facendo nuovamente il giro delle bacheche tra gli iscritti a Facebook. La foto forte è diventata rapidamente virale sui social network. L'immagine è corredata da un messaggio con il quale si invitano gli utenti a condividerla il più possibile affinché il ragazzo possa essere individuato e arrestato dalle autorità, come già accaduto in altre occasioni.

Bufala: eruzioni solari uccideranno milioni persone secondo Snowden


Secondo una notizia "catastrofica" riporta da alcuni siti, nel mese di settembre si verificheranno una serie di brillamenti solari che provocheranno la morte di centinaia di milioni di persone. A dimostrarlo sarebbero le rivelazioni di Edward Snowden, l'ex informatico della Cia e collaboratore della Nsa. Secondo i documenti forniti da Snowden, da almeno 14 anni i remote viewer sarebbero a conoscenza dell'inevitabile evento. In particolare si legge negli articoli copi/incollati in Rete:

Bufala: finalmente non c'è più anonimato per segnalazioni Facebook


In un lungo post che sta girando in queste ore su Facebook, s'informano gli utenti che le segnalazioni sul social network hanno "finalmente" un nome e cognome, in quanto la piattaforma avrebbe tolto "l'anonimato". In tal modo un utente che segnala  per "sport" un altro utente, sarà immediatamente individuabile. In particolare si legge nel testo:

Bufala: Facebook ha cambiato privacy causa della nuova app grafico


Anche le bufale "devono" tenersi al passo coi tempi. E' il caso dell'ultima che sta girando da qualche settimana su Facebook e dedicata alla presunta protezione della privacy degli utenti. Nei post si spiega che il social network ha realizzato una "nuova app grafico" e per questo motivo tutti possono vedere le nostre foto, like e commenti (compresi gli utenti di altri paesi). In particolare si legge testualmente nei post:

"A tutti i miei CONTATTI : Facebook ha cambiato le impostazioni della privacy, ancora una volta! A causa della nuova "app grafico" chiunque (compresi gli altri paesi) può vedere le tue foto, simpatie e commenti. Per le prossime 2 settimane pubblicherò questo messaggio, per favore eseguite le seguenti operazioni ed alla fine commentate, FATTO! Quelli di voi che non manterranno le mie informazioni private, se non per l'opinione pubblica, sarò costretto ad eliminarlo ! vogliono rimanere in contatto con voi in privato. Che possa pubblicare le foto di familiari e amici, senza che estranei possano accedervi! Questo accade quando gli amici cliccano su "Mi piace" o "commenti" .... i loro amici possono vedere automaticamente anche i nostri messaggi. Purtroppo non siamo in grado di modificare noi questa impostazione perché Facebook ha configurato cosi. Si prega di mettere il mouse sopra il mio nome (senza cliccare), si apre una finestra. Ora spostare il mouse in "Amici" (ancora senza cliccare), poi "Impostazioni", (adesso clicca ) e nella lista. Deselezionare "grandi eventi" e "Commenti e mi piace". Così, il mio lavoro tra i miei amici e la famiglia, non e reso pubblico. Ora, copia e incolla questo nella tuo muro (eye!: COPIA ED INCOLLA, NO CONDIVIDI"). Una volta che lo vedrò pubblicato sul tuo muro, io farò lo stesso con te."


In realtà non è cambiato nulla. Si tratta della vecchia bufala sulla privacy degli amici di Facebook, con cui si limitano gli aggiornamenti che si ricevono dai propri amici. Il testo è stato "aggiornato" dopo l'annuncio da parte di Facebook della versione beta del motore di ricerca Graph Search (e non 'app grafico'). Facebook ha rassicurato gli utenti preoccupati della loro privacy che bisogna gestire dal proprio account.

Bufala: Carabinieri lasciano auto in sosta per comprare dei pasticcini


Da qualche giorno un video pubblicato su YouTube sta registrando centinaia di migliaia di visualizzazioni. Nel video, chiamato "Operazione Pasticcini: FAVORISCA I DOCUMENTI. ADESSO BASTA...", si vede una Fiat Grande Punto dei Carabinieri in sosta su un marciapiede in prossimità d'un incrocio con semaforo e in controsenso, accanto ad una pasticceria a Cavenago Brianza, nel milanese. Dalla pasticceria di via 24 Maggio si vedono uscire tre carabinieri che salgono in auto con in mano un pacchetto. Secondo l'autore del video i militari avrebbero acquistato dei pasticcini.

Morta la piccola Sofia, ma non è la bimba vista in puntate delle Iene


Da qualche ora sta girando su alcune pagine Facebook e siti web una tragica notizia riguardo la morte della  bambina di nome Sofia che era in cura con il protocollo medico della Stamina Foundation Onlus del professore Davide Vannoni, e che tutti hanno imparato a conoscere in questi mesi dopo il servizio della trasmissione televisiva "Le Iene Show" in onda su Italia 1. Nei post corredati da foto (uno di questi conta 2749 condivisioni e 2964 "Mi Piace") si legge testualmente:

"SOFIA NON CE L'HA FATTA...ORA E' INSIEME ♥ ♥ AD ALTRI ANGIOLETTI LASSU' NEL CIELO ♥"
  
oppure: 

"La piccola Sofia è morta. La bimba è stata sconfitta dalla Sma1, grave malattia degenerativa. Le Iene se ne erano occupate..."


In realtà, senza ridurre la drammaticità della notizia, non si tratta della piccola Sofia De Barros di Firenze, vista nelle tante puntate de "Le Iene" ma, come riporta l'Adnkronos, di Sofia Pirisi di Civitavecchia, una bimba che l'8 aprile scorso aveva vinto un ricorso in tribunale per accedere all'iniezione di staminali d'urgenza a Brescia secondo il metodo Stamina. La piccola però è morta lo scorso 2 giugno, senza essere riuscita a ottenere la cura. Lo "sbaglio" ha provocato una valanga di condoglianze... ma alla famiglia sbagliata!

Anche "Le Iene" hanno provveduto a chiarire l'equivoco tramite Facebook: "Da qualche ora rimbalza sul web - si legge in un post - la notizia che sarebbe morta la piccola Sofia di Firenze, in cura con le staminali del metodo Stamina a Brescia. In realtà Sofia De Barros, di cui ci siamo occupati e a cui ci siamo affezionati nei mesi scorsi, sta bene e sarà a Brescia per la seconda infusione di staminali il 10 giugno, con un po' di ritardo rispetto ai programmi, ma in discrete condizioni di salute assicurano Guido e Caterina, il papà e la mamma della bimba di Firenze. Purtroppo la brutta notizia è che invece non ce l’ha fatta un'altra piccola Sofia, Sofia Pirisi, una bimba di Civitavecchia, colpita da atrofia muscolare spinale di tipo 1, la cui famiglia aveva vinto il ricorso per accedere alle terapie con le staminali del metodo Stamina l'8 Aprile scorso (...) 

Bufala: bambini trovati morti senza organi in Honduras, fatela girare


Continua a girare da mesi su alcuni siti Web e su Facebook (con oltre 75.000 condivisioni) una notizia corredata da una foto, dove si dice che alcuni bambini sarebbero stati trovati morti senza organi in Honduras, uno dei Paesi considerati tra i più violenti al mondo. Infatti l'ultimo rapporto pubblico sulla violenza registra 85 omicidi ogni 100mila abitanti. Come scrive Radio Vaticana, il Paese vive una situazione di violenza, in gran parte causata dallo scontro fra bande criminali. Nel post si legge testualmente:

"Bambini trovati morti senza organi in honduras che vergogna fate girare questa notizia sperando che qualcuno intervenga al più presto. Vi prego di fermare questa carneficina . Nessun telegiornale comunica queste notizie, perché gli organi prelevati vanno alle persone che contano vergognatevi"


In realtà, come scrive Roberto Codazzi sul suo blog, la foto non corrisponde all'Honduras, bensì a Gaza e i bambini non sono morti per l'espianto degli organi ma a causa di un bombardamento isreaeliano nel novembre 2012 (qui la notizia di Reuters), durante la cosìddetta "Operazione Colonna di nuvola". La verifica è stata possibile grazie a Google Images che permette di cercare le immagini partendo da una foto (qui tutte le immagini). Come riporta Effedieffe, la foto appartiene al reporter Mohammed Salem di Reuters.

Non è una bufala ma un errore della Zecca: 1 centesimo vale 6600 €


Un conio con valore facciale da 1 centesimo di euro ma con il diametro e l'immagine al dritto della moneta da 2 centesimi, la Mole antonelliana di Torino, anziché l'immagine di Castel del Monte in Puglia che dovrebbe essere su tutte le monetine da 1 centesimo. Questo "errore" d'immagine ha fatto alzare a ben 2.500 euro il valore della moneta nelle aste che si occupano di collezionismo. Non è una bufala, ma uno sbaglio della Zecca di Stato

La sagoma della Mole Antonelliana di Torino, è stata battuta all'asta nel corso della vendita numismatica della casa d'aste Bolaffi. L'errore del conio è stato aggiudicato oggi a 6.600 euro (diritti inclusi) a un collezionista italiano. "E' un risultato che supera le nostre aspettative", ha dichiarato Giulio Filippo Bolaffi, ad del Gruppo torinese. Nel 2002 l'azienda torinese aveva annunciato l'acquisizione di sei esemplari dell'errore di conio rinvenuti in alcuni minikit distribuiti da banche e uffici postali nel periodo propedeutico all'introduzione dell'euro. 



La notizia aveva scatenato un caso mediatico e acceso l'interesse dei collezionisti. Subito dopo però le monete erano state sequestrate dalla Guardia di Finanza per indagini.  Ma dopo anni di contenzioso con il Museo della Zecca dell'Istituto poligrafico della Zecca di Stato che ne rivendicava il possesso, l'azienda torinese ha potuto disporre legittimamente dei cent anomali a tutti gli effetti, tra le più rare monete in euro ora sul mercato, e ha annunciato la vendita all'asta di un esemplare il 23 maggio con una base di partenza di 2.500 euro. 

La sentenza del Tribunale di Roma (1278/13) del 23 gennaio scorso ha decretato che l'azienda Bolaffi detiene il legittimo possesso e la possibilità di commercializzare le monete con facciale da 1 centesimi coniate dall'Italia per errore. Gli esperti stimano un centinaio di monete in circolazione: gli effetti della sentenza hanno effetto traslativo su tutti gli esemplari esistenti. Adesso vale la pena dare un'occhiatina a tutti i centesimi che si hanno in tasca: se hanno la cifra 1 da una parte e la Mole antonelliana dall'altra è un bel colpo.

Bufala: marito geloso massacra di botte una donna 28enne a Verona


Una notizia nella quale viene raccontata la presunta aggressione di un marito nei confronti della propria moglie sta facendo il giro tra decine di migliaia di utenti Facebook. Dopo le ultime tragiche notizie di cronaca che hanno coinvolto donne picchiate da compagni, nei post corredati da una foto vengono spiegate le cause che avrebbero spinto un uomo "geloso" a "massacrare di botte" una donna di origine veronese. Il testo (con errori ortografici inclusi e copi/incollato da alcune pagine) recita:

"Una donna di 28 anni a verona, vede il marito baciare un'altra donna. 
Lei lo aspetta a casa gli prepara la cena e apre il discorzo e si incazza, a lui non piace il tono della moglio e la massacra di botte, la prende a pungni schiaffi e calci.
La donna si salva x miracolo perchè i vicini sento no le grida e chiamano la polizia e il marito viene arrestato..
ORA CHIEDO A CHIUNQUE ABBIA UN BRICIOLO DI UNAMITA' DI FAR GIRARE QUESTA NOTIZIA PER FAR CAPIRE A TUTTI GLI UOMINI CHE PICCHIANO LE DONNE, CHE SONO DELLE VERE MERDEEEEE"


Facendo una ricerca non si trova alcun fatto di cronaca recente. Come riporta Il Gazzettino una donna in provincia di Verona è stata strangolata dal marito a marzo 2012 ed un'altra donna veronese a dicembre 2011 è stata presa a martellate dal convivente, come scrive Il Corriere del Veneto. In realtà, come scrive Giornalettismo che riporta la notizia da Welt, la foto si riferisce ad una ragazza tedesca di 22 anni che il 20 gennaio scorso ha "chiamato la polizia perché 'molestata' dal suo ragazzo e che poi si è beccata un paio di pugni proprio dagli agenti". I due poliziotti hanno presentato denuncia per difesa personale, mentre la donna - come scrive Bild - ha subito un'operazione a causa del naso rotto.

Bufala: rossetti provocano cancro e più rischio se aumenta il piombo


Continua a girare su Facebook da alcuni mesi un post allarmante dove si avvisano gli utenti che alcuni rossetti cosmetici contengono piombo e maggiore è la presenza in essi e più il rischio per le donne di contrarre il cancro. Gli utenti vengono anche invitati ad effettuare una prova per verificare la bontà di ciò che viene spiegato nel post corredato da foto e che ha ottenuto finora quasi 59.000 condivisioni. In particolare si legge testualmente:

Bufala: donne vendono falso profumo, poi derubano con cloroformio


In queste ore è tornato "prepotentemente" a girare un post allarmante su Facebook corredato da foto, secondo il quale una donna che si reca ad un centro commerciale potrebbe essere avvicinata da due donne che, con l'escamotage di provare un campione di profumo, farebbero inalare del cloroformio al fine di "anestetizzare" le malcapitate e poterle così derubare. Per suffragare la notizia, si dice che la segnalazione sarebbe giunta a quasi tutti i supermercati italiani (qualcuno cita anche il Carrefour di Torino). In particolare si legge nei post:

Papa Francesco, eucarestia a divorziati risposati? Smentita Vaticano


Negli ultimi giorni ha cominciato a fare il giro del Web una notizia che riguarda Papa Bergoglio e l'eucarestia per le  coppie divorziate. Negli articoli online si spiega che il pontefice avrebbe incaricato il "ministro vaticano per la famiglia" di elaborare un documento per "agevolare la pratica cristiana" a chi è divorziato. L'ipotesi: "decidere caso per caso ma rendendo più facile l'annullamento delle prime nozze".

Bufala: la guanàbana cura cancro e 10.000 volte più forte di chemio


Dopo le tante "risorse" (spesso copi/incollate) che girano su siti Web e blog, una notizia "censurata" dalle case farmaceutiche è sbarcata anche su Facebook sotto forma di foto con testo allegato. Nei post che stanno girando (e che hanno fatto decine di migliaia di condivisioni) si spiega che il Guanàbana sarebbe il frutto che cura il cancro perchè 10.000 volte più efficace delle cure chemioterapiche. Nei post si legge testualmente:

"La Guanàbana è la frutta che cura il cancro ed è 10.000 volte più forte che una chemioterapia e non voglioni che lo sappiamo perché sennò le grandi catene farmaceutiche terminerebbero di vendere i loro propdotti. L'anticancro più poderoso del pianeta. Diffondi a famigliari, parenti, amici, conoscenti e vicini di casa." Su molti siti Web si parla dell'argomento con articoli che iniziano pressappoco in questo modo:

"È un argomento delicato e non è mia intenzione mancare di rispetto alle centinaia di migliaia di persone affette da cancro e costrette a vivere tra dolore e disperazione. Questo articolo nasce proprio per queste persone, a cui lo dedico e a cui voglio dare un po’ d’informazione che, purtroppo, non possono leggere sui giornali, perché su radio e tv o su qualsiasi altro mezzo di comunicazione è meno importante delle tette delle veline o delle ideologie politiche di Monti..."


La Guanàbana o Soursop (chiamato Graviola in portoghese) è il frutto dell'Annona muricata, un albero sempreverde originario del Sud America e diffusosi in altri paesi. La corteccia, foglie, radici e frutti di questo albero sono utilizzati per rimedi tradizionali in molti paesi. Estratti di Graviola sono utilizzati per il trattamento di infezioni di virus o parassiti, reumatismi, artrite, diarrea, dissenteria e depressione.

Come scrive Hoax of Fact, l'idea che la Guanàbana può combattere il cancro è iniziata a farsi strada effettivamente dopo una ricerca alla Scuola di Scienze Farmaceutiche e Farmacia della Purdue University. La ricerca ha concluso che i componenti attivi della pianta sono sostanze fitochimiche note come acetogenine annonacee, che possono avere un potenziale chemioterapico, soprattutto per quanto riguarda le cellule tumorali resistenti ai farmaci multipli.

Ma questi test sono stati confinati solo alle provette, senza aver condotto sull'uomo studi clinici su larga scala per determinare la sicurezza e l'efficacia della Graviola sul trattamento del cancro. Ad esempio, uno studio pubblicato su NCBI ha dimostrato che l'estratto della Graviola ha un effetto inibitorio sui processi enzimatici in alcune membrane del cancro alla mammella, inibendo la crescita delle cellule tumorali, ma lo studio è stato effettuato solo in vitro.

Pertanto, non vi è alcuna prova significativa che possa dimostrare che la Guanàbana funziona come cura per il cancro. Come riporta Collective Evolution, il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center avverte che è necessario effettuare ulteriori esperimenti sull'uomo per dimostrare l'effettiva efficacia della Graviola nella lotta contro il cancro ed informare il pubblico sui rischi derivanti così come i suoi benefici. 

Ad esempio, uno studio dimostra che l'uso di Guanàbana può avere alcuni effetti collaterali in alcune persone, soprattutto disturbi del movimento e danni ai nervi simili alla malattia di Parkinson, dovuti alla notevole concentrazione di annonacina. La Graviola ha anche altri effetti collaterali, come l'abbassamento della pressione del sangue, quindi non dovrebbe essere assunta da persone con pressione sanguigna bassa o complicazioni cardiache.

Le proprietà antimicrobiche della Guanàbana possono anche uccidere i batteri benefici (probiotici) sulla pelle, nella vagina e intestino, il che può portare a infezioni a lungo termine. Pertanto, il messaggio che dice che la Guanàbana, cioè il Soursop è 10.000 volte più efficace del cancro killer rispetto alla chemio è una bufala. Tuttavia, è possibile trovare migliaia di siti online che lo vendono come un frutto miracoloso. Si consiglia di  consultare un medico prima di utilizzarlo.

Bufala: nel caso di animale ferito è possibile chiamare il numero 118


Da qualche ora sta girando su Facebook un post con foto che informerebbe gli utenti sulla possibilità d'intervento da parte del personale del 118 nei casi di soccorso ad animali feriti. Una di queste foto ha ricevuto oltre 12.000 condivisioni e più di 400 Like. In particolare si legge testualmente nei post:

"Si : è vero!!!! condividete per far sapere che c'è questa possibilità !!!

D. E' VERO CHE TROVANDO UN CANE FERITO POSSIAMO CHIAMARE IL NUMERO 118?
R. Vero, chiamando il 118, esiste un reparto soccorso animali, sono obbligati ad intervenire per il ritiro dell'animale non di proprietà in base all'art.3 della L.R. n. 34 del 1997"


Abbiamo telefonato al 118 e l'operatore che ci ha risposto ha smentito categoricamente questa possibilità. In realtà, la legge regionale citata dovrebbe essere quella emanata dalla Regione Lazio il 21/10/1997 e all'articolo 3 non c'è alcun riferimento a riguardo, bensì vengono elencate le competenze della USL.

In realtà tra gli indirizzi e numeri utili citati ad esempio dalla LAV, non risulta alcun "118". Con la modifica del Codice della Strada, lo stato di necessità di trasporto di un animale ferito vien "equiparato a quello della persona, prevedendo l'utilizzo di sirena e lampeggianti per ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila.

Bufala: Marco, un bambino di Padova malato di leucemia linfoblastica


Da settimane gira su Facebook una foto corredata da un testo, secondo cui un bimbo di Padova malato di leucemia linfoblastica acuta (ALL), riceverà da Facebook una donazione di 45 centesimi di dollaro per ogni condivisione per poter acquistare il Ponatinib, farmaco necessario alla sua guarigione. L'Istituto di ricerca Mario Negri avrebbe rivolto un appello per la cura del bambino. Nel post si legge:

Monaca fantasma su campanile: sembra miracolo ma è effetto ottico


Da diverse settimane ogni sera apparirebbe la sagoma di una suora sul campanile della chiesa Madonna della Mercede nel quartiere Capo, a Palermo. E' "una suora fantasma", con le mani giunte in preghiera, che attira centinaia di fedeli e curiosi, in "religioso pellegrinaggio". Molti i commenti per strada e le condivisioni su Facebook. Il fenomeno, che sembra un'apparizione mistica, ha portato nel popolare quartiere anche tanti giornalisti.

Papa Francesco allontana Law? Lombardi: ricostruzioni giornalistiche


Lo aveva preannunciato dal loggione centrale di San Pietro: "Domani voglio andare a pregare la Madonna perché custodisca tutta Roma". Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è andato a pregare alla basilica venerdì mattina dalle otto alle otto e mezza, come primo atto del Pontificato. Ai domenicani che lì svolgono funzione di penitenzieri ha raccomandato la misericordia.

Bufala: 225 milioni evasi da L'Espresso, la notizia censurata dai media


Una notizia alquanto "clamorosa" sta facendo in queste ore (nuovamente) il giro del Web. Nei post (copi/incollati) si parla di una multa pari a 225 milioni di euro inflitta dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma all'ingegnere Carlo De Bedetti, proprietario del Gruppo Editoriale L'Espresso, in merito ad accertamenti tributari emessi dalla Agenzia delle Entrate per fatti risalenti all'esercizio 1991. Negli articoli in Rete si legge:

Bufala: aste e lotterie centinaia prodotti Apple e Samsung su Facebook


In queste ore sono sorte su Facebook numerose pagine che promettono la vincita di diversi prodotti Apple o Samsung, come smartphone e tablet. Per poter partecipare alle presunte lotterie o alle aste online bisogna effettuare dei "semplici" passaggi, descritti nei post con foto e corredati, in alcuni casi, anche da link che rimandano a pagine esterne di negozi online. I "fortunati" vincitori sarebbero poi informati attraverso messaggio privato. In particolare leggiamo:

Bufala: Grecia crollata sotto peso debiti ma in Italia nessuno ne parla


Da qualche giorno continuano a girare sul Web e su Facebook una serie di post "apocalittici" sulla Grecia, nei quali si dice che il Paese sarebbe "crollato definitivamente sotto il peso dei debiti con la BCE" e che nessuno dei media italiani ne parla perché l'attenzione sarebbe rivolta alle imminenti elezioni politiche (e relativa campagna elettorale) e, soprattutto, alle recenti dimissioni di Benedetto XVI. Inoltre, starebbero assaltando i supermercati del Paese perché la gente "affamata" e incendiando i negozi della capitale Atene. Insomma, un Paese in piena "guerra civile", dove verrebbe distribuito anche cibo gratuito. In particolare si legge nella prima parte dei post (la più interessante):

Bufala: spiccato mandato di arresto internazionale per Joseph Ratzinger



La notizia delle dimissioni anticipate di Papa Benedetto XVI ha fatto il giro del mondo, suscitando fra i governi e la stampa internazionale reazioni di rispetto, rammarico e di comprensibile sorpresa, dato che la decisione è stata inaspettata (sebbene si vociferasse già da qualche tempo). Sulle dimissioni del Papa si dice di tutto: stanchezza, salute, divisioni nella Chiesa, banca IOR. Inoltre, in molti si chiedono sul Web che fine farà l'account che Ratzinger ha aperto su Twitter.

Bufala: questa è una storia vera per favore leggetela, papà mi fa male



E' tornata in auge in queste ore su Facebook una storia di presunta violenza domestica, corredata in alcuni casi da una foto. Nei post un bambino di tre anni scrive che "vuole essere più buono e anche più bello", in modo che la madre potrà abbracciarlo almeno una volta. Scrive ancora di essere sempre sgridato dal padre e di essere "rinchiuso tutto il giorno per punizione". Nei post  (con errori) si legge testualmente:  «PAPA'....MI FA MALE!! Questa è una storia vera perfavore leggetela :'( Io mi chiamo Kris, ho tre anni, i miei occhi sono gonfi: non posso vedere. Devo essere stupido, cattivo, cos altro può essere perchè mio papà sia così arrabbiato!»

Auto blu parcheggiata nel posto riservato ai disabili? Facciamo chiarezza


Da qualche mese gira su Facebook e sul Web una foto nella quale si vede una presunta auto blu con tanto di targa in bella mostra, parcheggiata nel posto riservato ai disabili, all'interno del parcheggio chiuso di un   centro commerciale. La foto ha fatto la prima comparsa su Facebook il 26 novembre 2012. Due giorni dopo, il 28 novembre, un'altra pagina ha aggiunto che la vettura è stata parcheggiata presso un negozio Ikea di Roma.

L'auto è stata posteggiata con il lampeggiante e su Facebook si legge: "Serve aggiungere altro?". La stessa immagine è stata poi ricondivisa il 1° dicembre 2012 da un'altra pagina, con l'aggiunta della didascalia: "Lascio volutamente ben visibile la targa di questa 'Auto Blu', in modo da risalire ai responsabili, i quali sono temporaneamente proprietari, in quanto queste autovetture vengono date in dotazione ad alte cariche dello stato...".


Qualcuno ha ipotizzato un ritocco con photoshop. Introducendo i dati dell'auto sul sito dell'Agenzia delle Entrate, questa risulta per "uso proprio". Il Giornale d'Italia scrive che sarebbe stato l'autista del senatore Esteban Caselli, ad "usare l'auto all'insaputa dello stesso senatore", come da lui stesso dichiarato. Paoblog riporta che l'auto in questione "è intestata ad un 70enne nato in argentina" e proprio il senatore è nato a Buenos Aires.

Per quanto riguarda il dispositivo lampeggiante, l'articolo 177 del codice della strada disciplina l'uso dei lampeggianti blu e, dato che risulta spento, "non è usato in maniera scorretta". Maurizio Carpino (giornalista a Il Sole 24 Ore) ha confermato che "esiste poi un elenco di auto private 'autorizzate' a portare il lampeggiante". A questa pagina del Governo sono disponibili i dati comunicati da ciascun ente pubblico sul parco di autovetture.

Video automobilista poco pratico bloccato in vicolo Cardito: è un fake


"Un automobilista alla guida di un'utilitaria si incastra in un vicolo a Cardito, provincia di Napoli. Nell'ordine arrivano: altre auto, un gruppo di motociclisti e una processione. Tutti bloccati fino all'arrivo della polizia municipale. Sembra quasi uno spot ma potrebbe essere addirittura uno scherzo ben congegnato".  Il quotidiano Repubblica.it aveva presentato così il video dell'ingorgo creato da una Fiat 500 e diventato in poco tempo "virale" in  Rete.

Video scioccante su Facebook di bambino maltrattato? E' una bufala


Su Facebook da qualche giorno si sta diffondendo un presunto video nel quale si vede una donna intenta a  muovere un neonato in vari modi all'apparenza brutali. Qualcuno ha pensato si trattasse di un trucco (ad esempio un bambolotto), altri invece hanno richiesto l'intervento della Polizia Postale e del team di Facebook per la sua rimozione, come l'Associazione Meter di Don Fortunato di Noto.

Una volta verificato che si tratta di abuso di minore, verrà richiesto l'intervento della procura. Il video è stato dapprima condiviso da una pagina "Manuela Gomez" e poi ripreso da altre pagine su Facebook con commenti del tipo: "È difficile vederlo fino alla fine. Questi 'genitori' sono dei criminali. Si può solo sperare che, con la sua diffusione, questo video arrivi al più presto in mano alla giustizia".



E' indispensabile riconoscere che il video al primo impatto appare crudele e violento e, come accade sempre in questi casi, scatena sul social network subito l'indignazione degli utenti che si premurano a condividere. In realtà non è proprio così come qualcuno ha voluto far credere. Si tratta, infatti, di un metodo discutibile ma certamente non promosso da malvagità e violenza.

Come riporta CBS News si tratta di una pratica denominata "yoga per neonati" o, più semplicemente "baby yoga". Già nel 2011, Lena Fokina aveva "scioccato" il mondo con un video in cui muoveva il suo bambino di appena due settimane. Non è certo che lo yoga per bambini porti benefici, alcuni temono che i bambini possano soffrire di sindrome del bambino scosso (SBS) o altri disturbi.

Bufala: seguito convenzione Berner vietato copiare contenuto profilo


Continua a girare senza sosta su Facebook ed in varie forme (con data che viene modificata in base al giorno di diffusione) il post sul "metodo" presunto per proteggere le proprie informazioni personali sul social network, quali commenti, testi, articoli, foto, video, fumetti, ecc. Nel messaggio si legge testualmente:

Bufala: offese Pagina Facebook Mario Monti rischio condanna penale


Dopo lo sbarco di Mario Monti su Facebook con una Pagina uffciale, sono arrivati i primi messaggi di critica, insulti e dissenso da parte di molti utenti, i quali accusano il professore Mario Monti di avere "ridotto gli italiani in miseria". Per questo motivo il senatore Mario Monti, "o chi per lui", avrebbe sentito la necessità di scrivere una nota per avvisare gli utenti che lasciano critiche più "pesanti" di essere passibili di denuncia penale. Nel post si legge testualmente:

Bufala: ieri il Senato ha approvato il disegno di legge fondo onorevoli


Da qualche settimana continua a girare su Facebook e sul Web un post corredato da foto (o semplicemente una foto) dove si dice che il senato della repubblica avrebbe approvato il disegno di legge di un senatore che prevede la nascita del fondo per i "parlamentari in crisi" creato in vista dell'imminente fine legislatura. I tg non avrebbero detto che questo fondo prevederebbe lo stanziamento di 134 miliardi di euro da destinarsi a tutti i deputati che non troveranno lavoro nell'anno successivo alla fine del mandato.  E ciò quando nel nostro Paese i malati di sla sarebbero costretti a pagarsi da soli le cure.

Bufala: attenzione ai negozi cinesi, donna trovata in stato di incoscienza


Una foto corredata da un testo allarmante sta facendo il giro delle bacheche di Facebook. Nell'immagine sono visibili una carabiniere e degli agenti di polizia municipale all'interno di un opificio verosimilmente cinese. Nel post si racconta che una donna in visita ad un negozio cinese perchè attirata dai prezzi bassi, sarebbe stata narcotizzata e successivamente trovata dai carabinieri con i capelli rasati in stato di incoscienza. Il tutto motivato da un presunto traffico di organi e riciclaggio. Nel testo si legge: