Bufala: non accettare contatto Ioana Dariuta Despina e Fabrizio Azzurro


Da qualche settimana sta girando su Facebook un annuncio sotto forma di status nel quale si avvisa di non accettare l'amicizia da un certo contatto, perché non sarebbe un utente bensì un virus che formatta il computer. Inoltre, l'utente riuscirebbe ad appropriarsi dei nostri dati personali e delle password. Testualmente nei messaggi si legge:

Bufala: cari amici voglio restare in contatto con voi, ma privatamente...


Un nuovo comunicato "importante" ed "esclusivo" sta facendo il giro delle bacheche di Facebook. Nello status condiviso da numerosi utenti e Pagine si fornirebbero delle presunte "istruzioni" per proteggere la propria privacy sul social network. Nei post si legge testualmente:

"Cari Amici, voglio restare in contatto con voi, ma privatamente. Purtroppo i recenti cambiamenti di FB permettono a tutti di vedere le attività senza alcun filtro. Succede quando i tuoi amici mettono un like o commentano una tua attività. Automaticamente tutti potranno vedere anche i tuoi post. Non sono setting che possiamo modificare. Vi chiedo, per favore, di mettere il mouse sul mio nome qui sopra (senza cliccare), apparirà una finestra, vai alla voce amici (senza cliccare) e scendi a "impostazioni", togli il tic a commenti e foto. In questo modo quello che faccio non sarà reso pubblico a sconosciuti. Copia e incolla sulla tua bacheca, quando lo vedrò pubblicato farò lo stesso per te. Grazie :-)"


In realtà, eseguendo le istruzioni descritte non si fa altro che limitare gli aggiornamenti che si ricevono dai propri amici. Dunque la privacy resterà tale e quale, in compenso però non si riceveranno più le notizie relative alle foto condivise dagli amici, né i  "Like" che essi esprimeranno.


Bufala: nei distributori di benzina persone regalano portachiavi gratis


Da qualche giorno sta girando sul Web e su Facebook (che novità?) un  post che avvisa del rischio che si correrebbe se ci si ferma in aree di parcheggio e in distributori di benzina e si accettano dei portachiavi gratis. Infatti, "alcune persone" regalerebbero gratuitamente dei portachiavi per la macchina o la moto con all'interno un microchip che segnalerebbe la posizione di colui che lo possiede, al fine di derubare la "vittima" quando non è in casa. L'avviso recita testualmente:

Bufala: 13 aprile per voto non casuale, parlamentari prendono pensione


Nonostante le "smentite" in Rete, da settimane continua a circolare via email, sui social network (soprattutto su Facebook) e su alcuni blog un messaggio dai toni scandalistici sui vitalizi dei parlamentari. Nel post si afferma che per le prossime elezioni politiche sarebbe stata scelta "la data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 aprile" perché la seconda non avrebbe permesso ai "parlamentari alla prima legislatura non rieletti" di maturare la pensione. Il messaggio recita testualmente:

Polemica stipendio Napolitano, Colle replica su Twitter: fermo al 2010


Corre tutta su Twitter la polemica sullo stipendio di Giorgio Napolitano. Ad accendere la miccia è Franco Bechis, che su Libero scrive: "Fa impressione scoprire che lo stipendio di Napolitano sarà l'unico in tutto il comparto pubblico ad aumentare nel 2013. La notizia è nascosta fra i trasferimenti del ministero dell'Economia sui costi della politica raccontati dalla tabella 2 allegata alla legge di stabilità" (qui la tabella del Tesoro). Il direttore del quotidiano spiega: 

"Per il capo dello Stato, che resterà in carica solo i primi mesi dell'anno, lo stipendio verrà aumentato di 8.835 euro l'anno, passando a 248.017 euro. Non riguarderà Napolitano, ma la crescita continuerà anche l'anno dopo, quando passerà a 253.255 euro". La notizia viene rilanciata su Twitter, ed è sul social network che arriva la puntualizzazione del consigliere per la Stampa e comunicazione dal Quirinale Paquale Cascella: "Sai bene che non è vero dal 30 luglio 2011!", scrive direttamente a Bechis.  

Cascella precisa ancora, replicando questa volta alle critiche de IlFazioso: "Notizia, appunto, faziosa l'assegno al presidente Napolitano è congelato a livello del 2010", rimandando ad un comunicato del Quirinale del 30 luglio 2011 in cui si spiegava che "il presidente della Repubblica ha comunicato al ministro dell'Economia e delle finanze di rinunciare, dal corrente anno e fino alla scadenza del suo mandato, all'adeguamento all'indice dei prezzi al consumo dell'assegno". Bechis però insiste e a questo punto Cascella dice ancora: 

"Le comunicazioni vanno al ministro pro tempore e restano valide" e poi "la rinuncia di Napolitano all'adeguamento dell'assegno è volontaria e non può vincolare il suo successore". Oltre che dal blocco dello stipendio di Napolitano, risparmi per lo Stato arriveranno anche dalla riduzione delle pensioni del Quirinale: il capo dello Stato infatti ha firmato anche i decreti per l'applicazione del contributo di solidarietà sulle pensioni e per la riforma delle pensioni di anzianità.

Via: ADNKRONOS