Brad Pitt si è schiantato con lo snowboard ed è morto, ma è una bufala


Panico sul web per quanti hanno appreso, su alcuni siti, della morte dell'attore Brad Pitt. La falsa notizia è stata lanciata per prima dal Global Associated News, che ha parlato di uno schianto mortale in snowboard contro un albero. Secondo il sito, l'attore era in vacanza a Zermatt, in Svizzera, con la famiglia quando è uscito di pista nonostante indossasse il casco. In particolare nell'articolo si legge:

"L'attore e snowboarder alle prime armi si trovava in vacanza nella località sciistica di Zermatt a Zermatt, in Svizzera con la famiglia e gli amici. Testimoni indicano che Brad Pitt ha perso il controllo del suo snowboard e ha colpito un albero ad un alto tasso di velocità. Brad Pitt è stato trasportato dalle squadre pattuglia di sci in un ospedale locale, tuttavia, si ritiene che l'attore è morto sul colpo all'impatto. L'attore indossava un casco al momento dell'incidente e le droghe e l'alcool non sembrano aver avuto alcuna parte nella sua morte."

Tutto raccontato nei minimi particolari, ma smentito nella stessa pagina, solo con un carattere piccolo e difficile da individuare per chi non conosce il sito: "questo è un sito di entertainment e questa notizia è falsa al 100%. Questo è un articolo totalmente falso che si basa su verità pari a zero ed è un completo lavoro di fiction per scopi di intrattenimento!  Questa storia è stata generata dai visitatori della pagina".


Maria Di Matteo è stata ritrovata ma continuano a girare post Facebook


Come accade spesso su Facebook (e non solo), quando scompare una persona molte pagine si premurano di creare post ad hoc per informare i propri iscritti, aggiungendo oltre alle informazioni personali del soggetto, anche la didascalia "condividete" o "da condividere", come se gli iscritti non fossero in grado di capire da loro. Ma come spesso accade, le stesse pagine "dimenticano" di creare un post quando la stessa persona viene ritrovata.  E' il caso d'una ragazza di 16 anni scomparsa il 3 giugno scorso. Nei post su Facebook corredati da foto leggiamo:

Bufala: Facebook oggi dalle 7 alle 21 manderà richieste ai vostri amici


Un post allarmante sta girando in queste ore sulle bacheche di Pagine e Profili Facebook. Nel messaggio si avvisano gli utenti che il social network chiede conferma dell'identità dell'utente attraverso una richiesta agli amici circa la foto del profilo ed il suo nome. Nel caso in cui l'utente dovesse rispondere che i dati non corrispondano al vero, si verrebbe immediatamente bannati e richiesto un documento d'identità. Il post recita testualmente:

"FACEBOOK OGGI DALLE 7:OO ALLE 21:OO DI SERA MANDERA' DELLE RICHIESTE AI VOSTRI AMICI, CON SCRITTO SE VOI AVETE UN IMMAGINE DI PROFILO E UN NOME CHE CORRISPONDONO AI VOSTRI REALI. SE I VOSTRI AMICI RISPONDONO DI "NO" , VOI VERRETE BANNATI E VI SARA' CHIESTO IL DOCUMENTO. FATE GIRARE QUESTO AVVISO IN TUTTE LE PAGINE E CONDIVIDETELO NEL VOSTRO PROFILO PER AVVERTIRE TUTTI."



In realtà si tratta della rielaborazione in chiave "fantasiosa" di alcuni controlli che Facebook applica nel caso in cui ritenga che l'account possa non essere reale, ma che ovviamente non vengono applicati nel modo descritto. Sono state rimescolate varie funzionalità del sistema antispam di Facebook e scritto successivamente un post ad hoc senza scadenza (come nelle più classiche bufale e catene di S. Antonio). In sostanza è una notizia assolutamente infondata che non trova riscontro da nessuna parte.

Tuccio Musumeci è morto su Wikipedia, lui: è un segno di buon augurio


Settantotto anni, tantissimi dei quali trascorsi sui palchi di prestigiosi teatri italiani, con qualche concessione al cinema, e gode di buona salute. E' Tuccio Musumeci che Wikipedia dava per morto venerdì. Lui ci scherza perchè ''è un segno di buon augurio''. ''Invece - dice all'ANSA - la morte economica ce l'abbiamo addosso, non paga più nessuno. I grandi teatri che hanno debiti ragguardevoli non rispondono neanche al telefono. Il fisco ci sta facennu moriri a picca a picca...''.

Bufala: Facebook sta effettuando alcune pulizie, ha chiuso 6.000 pagine


Un messaggio alquanto allarmante sta facendo il giro delle bacheche di Facebook. Nel post si avvisano gli utenti che il social network sta facendo da alcuni giorni "pulizie tra le pagine", provvedendo addirittura alla chiusura di circa 6.000 pagine in un solo giorno. La rimozione avverrebbe senza preavviso e senza alcuna spiegazione. Ecco cosa recita testualmente il post:

"Cari amici, da alcuni giorni Facebook sta effettuando alcune pulizie fra le nostre pagine. Ho letto che solo nella giornata di ieri hanno provveduto a chiudere circa 6000 pagine.. E' una cosa che viene fatta senza preavviso e senza dare spiegazione alcuna, ma sembra si tratti di presunte violazioni - pubblicità ingannevole. Vi chiedo una grande cortesia : commentate normalmente,non in maiuscolo,non commentare così... ciaoooooooo,non mettere i cuori...in quanto viene considerato tutto come SPAM.

Vi ringrazio tutti per l'attenzione che vorrete dare a quanto sopra. Spero di poter curare ancora a lungo questa pagina, ma per fare questo ho bisogno del vostro aiuto. Certo è che ci sono tante....... tantissime pagine che dovrebbero essere chiuse...... ma quelle continuano a sopravvivere normalmente. Quindi d'ora in poi, solo commenti con letterine minuscole, senza cuoricini, e senza letterine ripetute più volte........ tipo ciaoooooooo"

Ovviamente non vi è alcuna notizia sul Web riguardo la presunta "pulizia" delle seimila pagine da parte del social network. Inoltre, i commenti non hanno alcuna influenza sulle pagine, bensì potrebbero avere una ricaduta esclusivamente sull'utente che li posta. Resta inteso che è fatto obbligo per gli amministratori delle pagine Facebook seguire le linee guida del social network.

Bufala: Hollande abolisce il 100% auto blu Francia e le mette all'asta


Da qualche giorno su Facebook si sta diffondendo un post nel quale sono presenti tutti gli interventi adottati dal Presidente francesce François Hollande, nei suoi primi 60 giorni di Governo. Il punto che ha creato più interesse e più dibattito è stato quello riguardante l'abolizione delle auto blu spedendo un documento a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l'abolizione delle vetture aziendali. Nei post si legge:

Bufala: Di Pietro è stato colpito da ictus, ricoverato in ospedale è grave


"Sono il fantasma di Antonio di Pietro... ma benedetto Iddio, sto toccando ferro, io sto bene alla faccia di tutti quelli che mi vogliono male. Era solo congiuntivite, ma ce l'ho da bambino". Antonio Di Pietro smentisce così, ai microfoni di SkyTg24, la notizia di un ictus che lo avrebbe colpito durante la sua vacanza in Sardegna. Lanciata dal quotidiano ‘L’Unione sarda’, che in prima pagina titolava ‘Grave malore durante le vacanze sull’isola di Tavolara’, la notizia sul malore e ricovero di Di Pietro rimbalza su tg e rete per tutta la mattinata.

Bufala: Internet oscurato da un virus, Lunedì 9 luglio rischio Apocalisse


Oggi è il 9 luglio, il giorno del presunto black-out di Internet legato al malware DNS Changer. Oggi infatti verranno spenti i server anti-pirateria attivati dall'FBI contro il virus. Si tratta di un malware che modifica le impostazioni di rete dei computer o dei router collegati, dirottando il traffico verso siti illegali. Sono molti gli utenti che potrebbero trovarsi senza connessione Internet a causa del virus. Ed in alcuni articoli in Rete leggiamo:

"L'Apocalisse non può più attendere. A partire dalle prime luci di lunedì, centinaia di migliaia di computer di tutto il mondo sono a rischio infezione. Addio Internet: chiunque cercherà di avventurarsi sui siti più famosi di tutto il mondo, da Facebook ad Apple, passando per gli indirizzi perfino dell'Fbi, sarà sbattuto fuori dal world wide web. Www non più: fuori. E la cosa incredibile è che a sbatterci fuori sarà proprio l'Fbi: e per giunta per conto del tribunale di New York..."

Numeri alla mano, sono circa 400mila i computer in tutto il mondo, 26mila in Italia, che potrebbero restare offline. In realtà non è il giorno dell'Apocalisse, perchè a doversi preoccupare sono soltanto coloro che non hanno verificato lo stato della propria connessione e dei propri DNS tramite gli appositi strumenti predisposti. La misura temporanea aveva lo scopo di fornire gli indirizzi DNS corretti agli utenti che erano stati infettati.

Bufala: Colosseo viene messo a garanzia come funzionamento anti-spread


Un post alquanto inconsueto sta facendo il giro da qualche giorno su Facebook, ottenendo oltre 1.600 condivisioni (pubbliche), proprio in concomitanza con i campionati europei di calcio da poco conclusi. Nel post, corredato da una fotografia ed il link ad un articolo dell'agenzia di stampa ANSA, si ipotizzerebbe la messa in garanzia addirittura del Colosseo, originariamente conosciuto come anfiteatro Flavio. Ciò in seguito alla proposta da parte della Finlandia ad Italia e Spagna di emettere "obbligazioni garantite" in funzione anti-spread. Testualmente leggiamo sulla foto: