A causa della pandemia di coronavirus, che complessivamente continua a decrescere nel numero di positivi in quasi tutte le regioni, le vacanze estive al mare non saranno più le stesse. Gli stabilimenti balneari dovranno adeguarsi alle nuove misure stabilite dal Comitato tecnico-scientifico e dall'Istituto Superiore di sanità per garantire il distanziamento interpersonale e, in generale, prestare la massima attenzione alla tutela della salute. E Vittorio Feltri, il direttore e fondatore di Libero, quest'estate avrebbe deciso di non recarsi al meridione perché, a suo dire, il mare sarebbe pieno di escrementi.
Come si legge su Social up e Notizie universali: «Non che la cosa ci interessi in particolar modo o che tanto meno ci metta in crisi, ma, visto che il buon Feltri ci tiene tanto a farlo sapere, vi informiamo che Vittorio quest'estate non andrà al mare, ovvero non verrà al Sud, e qui tutti a piangere, il mare è pieno di cacca, raccoglie tutte le deiezioni secondo le sue parole. E va bene lo stesso, ci saranno persone che invece ci andranno, nuoteranno, faranno tuffi, prenderanno il sole sulla battigia, respireranno a pieni polmoni l'odore della salsedine, sentiranno sulla pelle la brezza tenera del mare estivo».
«Vittorio, preferisce la sua amata città, la bellissima Milano, sarà torrida ma estasiante, senza mare e brezza ma rinfrescata dai condizionatori. Ma come si suol dire contento lui contenti tutti, del resto ognuno di noi porta la propria città nel cuore, le abitudini della nostra vita diventano riferimenti importanti, soprattutto ad una certa età. "Io rimango a Milano, in Lombardia, dove lavoro, guadagno e abito. Io non vado al mare, che è un ricettacolo di tutte le deiezioni del mondo - rimarca -. È pieno di cacca e pipì. Poi mi piace moltissimo stare in questa città, mi offre tutto ciò di cui ho bisogno».
Mercoledì 3 giugno la penisola ha riaperto i confini regionali, dopo il lockdown imposto dal Governo a causa dell'emergenza Covid-19, ma a Feltri non interessa la possibilità di spostarsi fuori dalla Lombardia. Lo ha detto ospite in collegamento a Fuori dal Coro, la trasmissione di Mario Giordano andata in onda il 2 giugno su Rete 4, spiegando che preferisce restare a Milano, in Lombardia, dove lavora, guadagna e abita. Il direttore di Libero ha deciso di non andare al mare perché, senza citare in alcun modo il sud Italia, "è un ricettacolo di tutte le deiezioni del mondo. È pieno di cacca e pipì".
Al contrario, come si legge su Libero Quotidiano, Feltri ha invitato tutti gli italiani a visitare la Magna Grecia anziché la Grecia perché "si parla italiano, i rapporti sono più facili". Come si legge su Cronologia.it, la "Magna Grecia" è quel complesso di colonie fondate dai Greci nell'Italia meridionale e nella Sicilia orientale, quella parte dell'Italia costituita soprattutto dalla costa ionica, dove a partire dagli ultimi decenni del secolo VIII a.C. si sviluppò la colonizzazione greca". Il museo di Paestum e il parco della Valle dei Tempi ad Agrigento sono un patrimonio archeologico invidiato da tutto il mondo.
Per quanto concerne il protocollo di sicurezza anti-contagio per le attività di balneazione, "le norme ambientali richiamano e rafforzano la vigilanza su eventuali scarichi illeciti di reflui nei corpi idrici (mare, fiumi, laghi), sul controllo degli impianti di depurazione e sugli scarichi da imbarcazioni". È possibile sospendere in via cautelativa "la balneazione qualora i dati storici di monitoraggio segnalino l'area come interessata, direttamente o indirettamente, dalla presenza di reflui non depurati, scarichi illeciti e/o contaminazione da fosse settiche, che possono influenzare la qualità delle acque".
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