Dopo il tragico terremoto dell'Emilia Romagna e le ultime scosse devastanti, un messaggio allarmante è stato condiviso migliaia di volte su Facebook. Nel post corredato da un'immagine, vengono informati gli utenti del social network del "risveglio" del vulcano Marsili sommerso nel mar Tirreno e che come conseguenza le coste italiane sarebbero a rischio tsunami. Nel post si legge testualmente:
"S’è risvegliato il Marsili, vulcano sommerso nel Tirreno: coste a rischio tsunami
Il Marsili, uno dei vulcani sommersi nel mar Tirreno, s’è risvegliato: è alto il rischio di tsunami in tutto il Tirreno meridionale a causa di possibili eventi franosi lungo i versanti dello stesso vulcano.
L’allarme è lanciato dal prof. Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II. Ma non bisogna lasciarsi prendere dal panico, anzi, “bisogna al più presto organizzare sistemi di difesa dei litorali” come spiega lo stesso geologo in uno studio approfondito pubblicato sul MeteoPortale del Mediterraneo, http://www.meteoweb.it/, con cui collabora".
In realtà, si parla delle conseguenze di un'eruzione vulcanica di Marsilli sin dal 2008, in questo post di Aldo Piombino. Sebbene Enzo Boschi, presidente dell’Ingv, in questa intervista al Corriere della Sera racconta i risultati dell’ultima ricerca sul Marsili, la notizia risale al Marzo 2011. Meteoweb scrive il 1° di Aprile del risveglio di un vulcano nello Stretto di Messina, per poi smentire la notizia spiegando che si trattava d'un Pesce d'Aprile.
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