Animali: cani uccisi e bambini rumeni che ridono, ma è proprio così?


Il randagismo in Romania è da sempre un problema concreto: associazioni animaliste e istituzioni chiedono che venga affrontato con campagne di sterilizzazione e non con stragi di massa. Ed in queste ore è tornata a girare su Facebook una foto con dei bambini che osservano dei cani morti in strada. Sull'immagine si legge: "CARTOLINA DALLA ROMANIA cani uccisi e bimbi che ridono". E come commento:

"ANCHE I BAMBINI RUMENI RIDONO DELLA MORTE DEI CANI SOLO A VEDERE STO MALE QUANTA CATTIVERIA IN QUESTA GENTE"



Osservando con attenzione la foto si notano due bambine sorridere, che lo fanno solo perché riprese dal fotografo. L'immagine è stata pubblicata da alcuni siti rumeni il 12 giugno del 2013. Molti cani randagi sono stati trovati morti in una strada a Motru nel distretto di Gorj. Come riporta Evz, alcuni cadaveri di cani sono stati scoperti da un gruppo di bambini che giocavano nella zona. Persone che vivono nella zona hanno scritto a Rtv.net e detto che gli animali non erano pericolosi e stavano andando a fare una denuncia alla polizia. 

Molto probabilmente, i quadrupedi sono stati volutamente avvelenati e rischio per il colpevole dietro le sbarre. In realtà, come scrive Adevarul si notano anche gli occhi terrorizzati dei bambini che piangevano. "Ci dispiace per i cani che sono morti, soprattutto i piccoli", hanno detto i bambini che guardavano la terribile scena. La gente dice che non è la prima volta che qualcuno ha gettato veleno per uccidere gli animali e vogliono che  i colpevole siano catturati e puniti. 

"Ero a dare loro vettovaglie e li abbiamo trovati morti. Non erano aggressivi. Qualcuno li ha avvelenati", ha dichiarato un amante degli animali di Motru. Come scrive La Zampa che riporta i dati di Save the dogs, "a Bucarest vengono morsicati in un anno circa 16.000 cittadini, secondo le autorità sanitarie, lo 0,76% della popolazione". Dunque, "i risultati dell'eutanasia di massa non sembrano portare benefici, così come le critiche generalizzate nei confronti delle associazioni animaliste".

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