In tutta Italia sarebbero stati sequestrati quintali di carne infetta dal virus dell'Aids. Una notizia allarmante che, a distanza di giorni, continua a essere veicolata attraverso le bacheche di Facebook. Secondo la notizia, oltre 650 sarebbero le persone indagate tra allevatori, stallieri, veterinari e autotrasportatori. E sarebbero stati compiuti sequestri per oltre 40 milioni di euro ma, secondo quanto riportato, la maggior parte delle carni macellate sarebbe già arrivata nei supermercati. L'Istituto Superiore della Sanità ha deciso di prendere posizione e chiarire in merito alla presunta notizia.
Secondo quanto si legge su L0specchio, "L'operazione maxi sequestro messa in atto dai Nas è scattata all'alba, partendo da Torino, passando per Roma, Verona, Potenza, Brindisi, fino a Palermo. Tonnellate di carne infetta sono state sequestrate, 5 i casi di contagio, ricoverati al reparto malattie infettive del policlinico Gemelli di Roma. I capi di bestiame allevati e macellati in condizioni igenico sanitarie terrificanti non venivano sottoposte ai regolari controlli veterinari. Il focolaio d'infezione era un mattatoio a Montpellier (...) Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha dichiarato lo stato di allarme epidemia da virus HIV (...)".
Al testo viene allegato un video della presunta attività del Nas dei Carabinieri. Ovviamente si tratta d'una notizia completamente inventata e priva di qualsiasi fondamento, "perché gli alimenti di qualsiasi genere non possono contenere il virus Hiv, né tantomeno causare un'infezione da questo virus". E' quanto chiariscono gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), sul sul sito Uniti contro l'Aids, in merito alla bufala che circola sui social network. "Il virus Hiv - precisano gli specialisti - è infatti in grado di infettare solo l’uomo e alcune specie di scimmia e si inattiva rapidamente quando esposto all'aria aperta".
"Le uniche vie di contagio di questa infezione - aggiungono gli specialisti - rimangono pertanto i rapporti sessuali con persone che vivono con l'Hiv non protetti da preservativo, lo scambio immediato di sangue infetto tramite siringa, nonché la trasmissione verticale da madre Hiv positiva a figlio". Nonostante la smentita ufficiale del Ministero della Salute gli esperti hanno messo a disposizione il numero verde 800.861.061, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 13.00 alle 18.00, o consultare il sito www.uniticontrolaids.it. Per ulteriori informazioni sul virus dell'AIDS è possibile consultare il sito dell'Unicef.
"Le uniche vie di contagio di questa infezione - aggiungono gli specialisti - rimangono pertanto i rapporti sessuali con persone che vivono con l'Hiv non protetti da preservativo, lo scambio immediato di sangue infetto tramite siringa, nonché la trasmissione verticale da madre Hiv positiva a figlio". Nonostante la smentita ufficiale del Ministero della Salute gli esperti hanno messo a disposizione il numero verde 800.861.061, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 13.00 alle 18.00, o consultare il sito www.uniticontrolaids.it. Per ulteriori informazioni sul virus dell'AIDS è possibile consultare il sito dell'Unicef.
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