Carabiniere aggredito per difendere figlia da abuso? Si, ma nel 2011


La settimana scorsa un immigrato è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di aver aggredito e violentato una ragazza di 20 anni sul treno regionale che da Livorno porta a Pisa. Qualche giorno dopo, come riporta Il Giornale, una turista veneta 24enne è "stata stuprata in un parco a ridosso del centro di Reggio Emilia" da un uomo di origini straniere, che l'ha pure derubata di 50 euro. A ritrovarla  in evidente stato di choc sono stati due ciclisti. E, secondo quanto si legge in Rete, un brigadiere dei Carabinieri sarebbe stato picchiato a Oltrisarco, per difendere la figlia minorenne, perseguitata da due tunisini.

Secondo quanto riporta La Gazzetta della Sera, la ragazzina era in compagnia di una amica alla fermata dell'autobus, "quando ha notato la presenza dell'uomo che da due giorni la pedinava facendole proposte a sfondo sessuale. Per questo motivo, le due adolescenti hanno deciso di chiamare il padre della ragazza, un brigadiere dei Carabinieri". Quando è arrivato, "il carabiniere si è subito identificato", ma il tunisino "ha iniziato a colpirlo con calci e pugni" assieme a un suo connazionale. Dopo una breve fuga, i due "sono stati fermati e arrestati" da una pattuglia dei Carabinieri immediatamente sopraggiunta.


In calce all'articolo viene riporta la fonte Alto Adige Gelocal con "© riproduzione riservata", ma non viene specificato che il fatto è avvenuto a settembre 2011. Il brigadiere riportò una grave commozione cerebrale e diverse fratture e venne ricoverato presso l'ospedale San Maurizio di Bolzano.  In sostanza la notizia viene ricopiata integralmente senza specificarne la data. La notizia è stata ripresa anche da Donne Manager, Sostenitori, 5 Quotidiano e altri (qualcuno ha rimosso il post dopo la pubblicazione). Molti dei lettori si soffermeranno a leggere l'articolo e penseranno che il fatto sia accaduto in queste ore.


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