Sul Web e su Facebook girano foto e video in cui si vedono dei poliziotti togliersi il casco in ciò che appare come un gesto solidale con i manifestanti del 9 dicembre 2013. E' successo a Torino con la Polizia di Stato e con la Guardia di Finanza a Rho (Milano). Stessa cosa a Genova dove i Carabinieri hanno tolto il casco e accompagnato il corteo. In particolare, il gesto relativo alle manifestazioni svoltesi ieri in Torino, è stato interpretato da alcuni organi di stampa e siti Web, come un "segno di solidarietà con i manifestanti".
"Verso le 10.30 - ha spiegato la Questura di Torino - al termine di un intervento disimpegnato da un contingente della polizia in Corso Bolzano, per contenere una improvvisa azione dei manifestanti in prossimità della sede dell'Agenzia delle Entrate, i poliziotti in servizio, su disposizione del funzionario responsabile, si sono tolti il casco, essendo venute meno le esigenze operative che ne avevano imposto l'utilizzo". Quindi "si tratta di un comportamento da considerare ordinario e correlato al venir meno dello stato di tensione e delle esigenze di ordine pubblico".
"A tale gesto non appare possibile, pertanto - ha concluso la nota della questura - riconnettere significati non attinenti alle regole d'impiego dei dispositivi individuali di protezione e, tantomeno, di condivisione delle istanze dei manifestanti". Nessun gesto di solidarietà da parte degli agenti con la protesta, dunque, come invece hanno sostenuto, tra gli altri, i sindacati di polizia Ugl, Siulp e Beppe Grillo sul suo blog. In parecchie manifestazioni, i poliziotti possono "camminare" accanto ai manifestanti senza casco: era accaduto anche per i Blockupy in Germania.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindacato di polizia Siap: "Che le forze di polizia siano parte integrante del popolo italiano e che, come tutti, soffrano il peso di una crisi devastante le cui cause sono da attribuire, anche, a una classe politica inadeguata, non c'è alcun dubbio. Respingiamo, però, ogni tipo di strumentalizzazione sull'operato e sui gesti compiuti dalle donne e gli uomini impegnati a cercare di garantire, come sempre, il diritto a manifestare", ha detto Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale del sindacato a Torino.
"Il casco - ha precisato - viene indossato ogni qualvolta sussiste il pericolo imminente per l'incolumità degli operatori e, allo stesso modo, viene tolto appena il pericolo viene meno. La concomitanza della richiesta di togliere il casco da parte dei manifestanti pacifici con la non sussistenza o il venire meno del rischio per gli operatori, non autorizza nessuno - ha continuato Di Lorenzo - a qualsiasi parte politica o movimento appartenga, a sostenere la partecipazione attiva ed eclatante delle forze di polizia alla manifestazione".
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