Bufala, Desirèe drogata per 12 ore e uccisa: ecco uno dei seviziatori


La Squadra Mobile di Foggia ha catturato il quarto uomo che sarebbe coinvolto nella morte di Desirée, la sedicenne violentata e uccisa in un edificio dismesso nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. È un cittadino del Gambia ed è stato rintracciato a Foggia. Gli altri tre fermati sono due senegalesi e un nigeriano. Il ruolo dei quattro è in fase di definizione. La giovane è stata drogata e poi abusata sessualmente per 12 ore mentre era in uno stato di incoscienza. Alcune pagine Facebook hanno pubblicato la presunta foto segnaletica di uno degli uomini ritenuti responsabili del delitto.

"Questo è uno dei MOSTRI di Desirèe che per dodici ore hanno drogato seviziato la ragazza fino ad ucciderla. BESTIA SCHIFOSA", si legge in un post. Tantissimi i commenti di chi ha voluto sfogare la rabbia e lo sdegno per la tragica sorte di Desirée. "Mi fà orrore solo al pensiero, di quello che ha dovuto subire quella povera ragazza. Penso alle madri di queste ragazze, martoriate in questo modo. Penso alle loro sofferenze. Dio aiutale a superare questa grande perdita", "Pugno di ferro. Queste risorse devono essere processate immediatamente e se giudicate colpevoli massima pena detentiva", "Niente carcere. Al muro subito . Risparmiamo processi lunghi e vitto e alloggio in carcere", "Brutta bestia non meriti di vivere fai schifo spero tu possa morire al più presto".


In realtà, l'uomo nella foto non è coinvolto nella morte di Desirée. Si chiama Momodou Jallow, di 37 anni, un cittadino del Burkina Faso, arrestato lo scorso aprile a Rosarno dalla Polizia del Commissariato di Gioia Tauro con l'accusa di sequestro di persona e violenza sessuale. Due cittadini del Mali, sebbene in stato di libertà, sono stati denunciati per gli stessi reati. Come racconta Libero Quotidiano, tutto ha avuto inizio qualche mese prima quando una cittadina inglese, di 39 anni, aveva conosciuto Jallow su Facebook e aveva deciso di seguirlo in Germania, dove lui allora viveva. La donna, dopo aver convissuto per un breve periodo nel Paese tedesco, è stata convinta dall'uomo a seguirlo in autobus in Calabria, dopo che lui era rimasto coinvolto nell'accoltellamento di un connazionale per motivi legati alla droga. 

Una volta a Rosarno, in base a quanto denunciato dalla stessa inglese, Jallow ha però radicalmente cambiato il suo atteggiamento: ha segregato per 15 giorni la sua compagna all'interno di una casa, dove l'ha violentata ripetutamente insieme ad altri due amici extracomunitari, derubata del portafogli, prelevato diverse migliaia di euro utilizzando la carta di credito dell'inglese e impedito di avere contatti con l'esterno. Ad allertare le forze dell'ordine italiane è stata una segnalazione dell'Interpol, dopo che la donna era riuscita a telefonare ai servizi sociali inglesi. A quel punto i poliziotti si sono attivati per contattare la vittima inglese e fornirle indicazioni su come scappare: poco dopo la donna è riuscita a fuggire, inseguita da Jallow, che tuttavia è stato immediatamente arrestato dagli agenti che lo attendevano.


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