Marò dimenticati in India? Ministro della Difesa smentisce voci circolanti


Da qualche settimana gira su Facebook un post con la foto dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala, durante un presunto tentativo di abbordaggio. I due fucilieri del battaglione San Marco erano di stanza sulla nave mercantile Enrica Lexie, a largo delle coste indiane e furono arrestati quando la nave attraccò in India su richiesta delle autorità locali. I due militari sono in attesa di una sentenza della Corte suprema a New Delhi sul ricorso presentato dall'Italia riguardante la legittimità del loro arresto.

Nel post, al quale non viene aggiunta alcuna notizia a riguardo, si legge testualmente: "Sono passati 227 giorni. In molti li hanno dimenticati, noi non lo faremo mai. vicenda maro' vergogna italiana. Abbandonati da sette mesi in India". Sono centinaia le condivisioni e i commenti: "Questo governo ke abbiamo lì ha dimenticati al loro destino !!! Vergogna !", scrive Domenico. "SIIIIIIIIIIIIIIII VERGOGNA ....ITALIANA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!", fa eco Aurelia. "Condividiamo tutti in modo da farci sentire...", aggiunge Mariella. E qualcuno ricorda: "purtroppo non sono nemmeno gli unici dimenticati in India!!!". C'è anche chi chiede informazioni ed aggiornamenti a riguardo.


In realtà non è proprio così. A tal proposito è dovuto intervenire anche il Ministro della Difesa Giulio Terzi in un'intervista a Panorama, che fa il punto sulla vicenda dei due militari italiani detenuti da 8 mesi in India. Come riporta Primapaginanews: "Un nostro team è sempre con loro e questo smentisce chi dice che ce ne siamo dimenticati. Tutt'altro".  Come scrive il TG1, già nel mese di Agosto il Ministro aveva sottolineato al Meeting di Comunione Liberazione, che "c'è un impegno collegiale del governo, e lavoriamo tutti in questa direzione". Come scrive l'ANSA, Giulio Terzi ha fatto il punto sulla vicenda anche durante la 67^ assemblea delle Nazioni Unite, a New York.

"Se non si risolvono le cose siamo pronti con una serie di iniziative a tutto campo, siamo pronti a tutto", ha spiegato il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, anche lui a New York.La carta dell'Onu è quella da giocare fino in fondo. Il titolare della Farnesina esprime ottimismo forte della convinzione che le argomentazioni italiane sono "solide" ed è davvero "difficile pensare a una sentenza avversa". La Corte Suprema si deve pronunciare sulla legittimità dell'applicazione della legge indiana al reato avvenuto fuori dalle acque territoriali. Ok tenere alta l'attenzione, ma anche informare i propri iscritti.


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