Bufala: incredibile cinesi fanno elastici x capelli con preservativi usati


Un post allarmante corredato da foto sta facendo (nuovamente) il giro delle bacheche di Facebook. Nel post si spiega che i cinesi avrebbero messo in vendita nel nostro Paese degli elastici "fatti con preservativi usati" e, siccome "le donne spesso tengono in bocca l'elastico", esiste il rischio di contaminazione da malattie come l'AIDS o altre infezioni In particolare si legge testualmente:

"ATTENZIONE !!! FATE GIRARE .... Incredibile quello che si inventano i Cinesi pur di vendere i loro prodotti nel nostro paese, mettendo a rischio la nostra salute. Evitiamo di comperare questi elastici x capelli, spesso venduti 3 al prezzo di 2, sono fatti con preservativi usati, e secondo i cinesi lavati e disinfettati, questo però non è sicuro al 100%. 

Le donne spesso tengono in bocca l'elastico mentre si pettinano o pettinano le figlie, e questo elastico può essere stato usato da persone malate di HIV/SIDA o altre malattie sessuali. Un accordo con il governo E.U.A. e Espanha stabilisce il divieto di reciclare preservativi. Ricordiamo anche che la Cina ha avuto diversi scandali x problemi sanitari, e molti loro prodotti non sono controllati e contrabbandati nel nostro paese. PERTANTO ATTENZIONE !!!!!"


Qualcuno, per rendere plausibile la notizia, condivide anche un articolo di TGCom del 2007, che a sua volta cita chinadaily.com, ma facendo una ricerca nel sito non si trova nulla. In effetti una notizia c'è ma su http://app1.chinadaily.com.cn/star/2002/0411/cn8-2.html (che non è chinanews.com ma Shangai Star). La notizia originale è dunque di Shanghai Star e risale al 2002, peccato che quest'ultimo cita chinanews.com, dove facendo un ricerca non si riesce a trovare la notizia incriminata. Yahoo! Canada riportava la notizia ma della pagina non si trova traccia.

Anche l'Aduc aveva anche chiesto all'allora ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani e al ministro della Salute, Livia Turco se l'Italia importasse elastici dalla Cina. Se fosse vero dovrebbe esserci, comunque, qualcuno disposto a frugare nella spazzatura per trovare preservativi usati e ciò renderebbe il costo del prodotto riciclato maggiore di quello tradizionale. In definitiva, come spiega Marco Wrong sul suo blog, è evidente che si tratta d'una leggenda metropolitana che ricompare periodicamente.

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