Bufala: ritorno alla lira dal 1° gennaio 2015 per decisione del governo


A distanza di dodici anni dall'introduzione dell'Euro in forma contante, secondo la notizia riportata nei mesi scorsi da blog e siti Web e rilanciata in questi giorni, dal primo Gennaio del 2015 sarà ufficialmente reintrodotta la Lira in Italia. Sarebbe stata la "Quinta Commissione delle Finanze e Tesoro" a votare per il ritorno alla moneta nazionale. Il provvedimento sarebbe conseguenza del referendum proposto dal Movimento cinque Stelle. Inoltre, l'Euro continuerebbe ad essere una moneta circolante valida fin quando l'Italia resterà membro dell'Unione Europea.

Ecco quanto si legge su Il Corriere del Mattino:  

«La Quinta Commissione delle “Finanze e Tesoro” ha votato a favore del ritorno alla Lira. Nei prossimi giorni, la Commissione, indicherà le modalità tecniche e operative per il rientro alla sovranità monetaria. La sua attuazione dovrà avvenire entro e non oltre il 15 Ottobre 2014. 

La drastica decisione è stata presa oggi per evitare il referendum proposto dai 5 Stelle che si sarebbe dovuto tenere quest’estate e che avrebbe avuto, secondo i sondaggi dell’IPSOS, il parere favorevole di circa l’88% degli italiani. Hanno votato a favore: M5S, Forza Italia, Lega Nord, NcD. 

Si sono astenuti PD e Lista Civica. Beppe Grillo ha commentato: “Solo così l’Italia tornerà a vedere la luce. Una prova? Usciti dallo SME nel 1992, svalutata la lira di quasi il 20% e riguadagnata la sovranità monetaria, il rapporto debito / PIL scese dal 120% del 1992 al 103% del 2003”».


La notizia è stata rilanciata la settimana scorsa da Il Corriere del Corsaro

«Dopo 12 anni dalla scomparsa della valuta Italiana, che fu sostituita nel 2002 dall’euro, è ufficiale: dal 1 Gennaio 2015 sarà reintrodotta in Italia la Lira. Saranno rimessi nel mercato gli ultimi tagli risalenti al 2002 sia per moneta che per carta:

Moneta ₤ : 1, 2, 5, 10, 20, 50, 100, 200, 500, 1 000
Banconota ₤ : 1 000, 2 000, 5 000, 10 000, 50 000, 100 000, 500 000

L’euro rimarrà comunque valido finché l’Italia farà parte della Comunità Europea, il tasso di cambio sarà pari a 1 EUR = 1936,27 ITL e gli stipendi, le fatture, i prodotti alimentari e quelli di ogni altro bene riporteranno il doppio valore Lira/Euro».


In realtà, esiste una V Commissione Finanze e tesoro, ma come è possibile leggere negli atti assegnati alla Commissione sui quali il Governo è tenuto ad acquisire un parere parlamentare, non esiste alcuna votazione a favore del referendum promosso dal Movimento5 Stelle. In ogni caso, come riporta il Corriere della Sera, se fosse indetto il referendum, quasi  il 74% degli italiani voterebbero per il mantenimento dell'euro. Sarebbe invece d'accordo ad uscire dall'euro il 58% degli italiani, secondo un'indagine di Datamedia per il Tempo. Altri sondaggi sono disponibili qui.

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