Bufala: revocata la patente a tutte le donne italiane da maggio 2015


Secondo quanto si legge in Rete, il Ministero dei Trasporti avrebbe deciso di revocare a partire da maggio 2015 su tutto il territorio italiano, le patenti in possesso alle donne o a tutte quelle che sono in attesa di ricezione. L'incredibile decisione sarebbe stata presa a causa della presunta inettitudine da parte del gentil sesso di guidare un'automobile o un mezzo a due ruote. In seguito al provvedimento che entrerebbe ufficialmente in vigore ad Agosto, tutte le donne che risiedono in un comune italiano sarebbero costrette a restituire le loro patenti alla Motorizzazione Civile o le autoscuole autorizzate.

Come riporta il Corriere del Corsaro su Facebook: «Sembrava uno scherzo, ma diverrà realtà. Patente: da Maggio 2015 sarà revocata a tutte le donne. Il Ministero dei Trasporti ha deciso: da Maggio 2015 saranno revocate tutte le patenti alle donne che ne sono munite. Inoltre saranno bloccate e sospese tutte le richieste in corso. Questa decisione è stata presa in conseguenza alla "oggettiva incapacità di stare alla guida di un automobile o di un motociclo". 

Le donne si sa, sono da sempre oggetto di umorismo quando si parla di stare al volante (...) Da Agosto partirà l'ufficialità del provvedimento (...) Qualsiasi donna venga trovata al volante dopo tale data è prevista l'ammenda da euro 2257 a euro 9032 nel caso di guida di autoveicoli e motoveicoli secondo l'Art.116. I commenti del Ministro al riguardo di tale provvedimento: "Ogni anno si registrano oltre 186.000 incidenti stradali e nel 75% sono coinvolte donne (....)».


Ovviamente si tratta d'una bufala, sebbene venga citato l'articolo 116 del Codice della Strada. La bufala, in chiave sessista, viene riproposta periodicamente aggiornandola all'anno in corso (una versione era stata già pubblicata a marzo 2014). In realtà, secondo il rapporto Automobile 2008 "Stili di vita, mobilità e sicurezza" ACI-Censis, le donne rivelano uno stile di guida più corretto e sicuro. A fronte del 57% di patenti attive intestate a uomini e 43% a donne, i conducenti di autovetture coinvolti in incidente stradale in ambito urbano risultano per il 70 percento uomini e per il 30 percento donne. 

La differenza si fa ancora più ampia se ci si riferisce all'incidentalità a 2 ruote in ambito urbano: 83% di maschi contro il 17% delle femmine. Inoltre, secondo le ultime statistiche dell'Istat, nel 2013 si sono registrati in Italia 181.227 incidenti stradali con lesioni a persone. Per le donne, si legge nell'indagine, benché i livelli di mortalità siano molto più contenuti rispetto a quelli dei maschi, i valori massimi nel numero di decessi si registrano nella classe di età 20-24 anni (57 decessi) e nelle età più anziane, 75-79 e 80-84 anni (57 e 63 decessi). Delle 3.385 vittime della strada nel 2013, 2.691 sono maschi e 694 femmine.


1 commento:

  1. sicuramente quello che ha proposto questa legge e un uomo io la leverei propio a i parlamentari e senza autista ,e le farei spostare a piedi visto che ragionano tanto bene

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