Nell'ultimo anno il valore del greggio ha subito un notevole calo e anche per questo il 4 dicembre scorso si sono riuniti a Vienna i Paesi Opec (il cartello dei paesi produttori di petrolio). La riunione dell'Opec che doveva decidere un taglio alla produzione per dare una spinta ai prezzi del greggio si sarebbe conclusa, invece, con un nulla di fatto. Infatti, il cartello avrebbe deciso di alzare il tetto massimo di produzione addirittura da 30 a 31,5 milioni di barili al giorno. Per tale motivo, il prezzo della benzina in Italia sarebbe cominciato a scendere vertiginosamente fino a raggiungere quota 1 euro al litro entro Natale.
Come si legge su Vnews24, Gazzetta della sera, Mafia capitale, Notizie incredibili, Leggere notizie e Notizie del mondo: "Il prezzo della benzina in Italia, da domani, calerà vistosamente fino a raggiungere quota 1 euro entro Natale di quest'anno. Si avete capito bene, lo straordinario fenomeno che avverrà nei prossimi giorni è frutto della decisione di oggi dell'Opec al meeting annuale (4/12/2015), di alzare ulteriormente la produzione di petrolio fino al tetto record di 31,5 milioni di barili al giorno. Produzione altissima (...)".
In realtà, scrive Il Sole 24 Ore, "il cartello ha lasciato invariato il tetto di produzione a 30 milioni di barili come aveva previsto alla vigilia la maggior parte degli analisti. Secondo fonti del cartello riportate da Reuters, invece, il tetto produttivo sarebbe stato addirittura alzato a 31,5 milioni di barili al giorno, una scelta che fotografa la situazione attuale, che vede l'Opec pompare greggio abbondantemente al di sopra dei livelli concordati. Lo scorso mese, infatti, l'Opec ha prodotto circa 32 milioni di barili di petrolio al giorno".
Come si legge su RaiNews24, nonostante le quotazioni del petrolio hanno perso il 30% in un anno, gli italiani continuano a pagare un prezzo della benzina rimasto quasi fermo, per effetto delle tasse ma anche a causa dei petrolieri pronti ad adeguare i prezzi all'insù. La bufala nasce probabilmente da uno spot della Fiat, secondo il quale chi avrebbe comprato un'auto del marchio torinese fino a dicembre 2015 avrebbe avuto il prezzo bloccato di benzina e diesel a 1 euro per il rifornimento. E mentre i prezzi dei carburanti nel nostro Paese restano alti, in Venezuela invece la benzina costa meno di 1 centesimo.
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