Continua a girare senza sosta su Facebook ed in varie forme (con data che viene modificata in base al giorno di diffusione) il post sul "metodo" presunto per proteggere le proprie informazioni personali sul social network, quali commenti, testi, articoli, foto, video, fumetti, ecc. Nel messaggio si legge testualmente:
"Da oggi 24 gennaio dell' anno 2013 essendo io in perfetto stato di intendere e di volere e in qualità di titolare di questo account in Facebook, dichiaro, alle parti interessate e in particolare all'amministratore della società Facebook, che i miei diritti d'autore sono collegati a tutte le mie informazioni personali, commenti, testi, articoli, illustrazioni, fumetti, quadri, foto e video professionali, etc.. (a... seguito della convenzione Berner). Per uso commerciale degli articoli sopra menzionati, il mio consenso scritto sarà sempre necessario. A partire da questa affermazione, pertanto, è severamente vietato divulgare, copiare, distribuire, diffondere o eseguire qualsiasi altra azione contro di me basata su questo profilo o il suo contenuto. La proibizione si estende anche ai dipendenti, studenti, agenti o membri di qualsiasi squadra, sotto la direzione o il controllo o la tutela di Facebook. L'intero contenuto di questo profilo e ciascuna sua parte è da considerarsi informazione privata e riservata. La violazione della mia privacy è soggetta alle sanzioni previste dalla legge (UCC 1-308 - 1 308 1-103 e lo statuto di Roma), in Brasile dal codice di protezione e tutela del consumatore (legge 8.078/90) e in Argentina dalla legge 26.388 del CCP.
Nota: Facebook ora è un ente pubblico. Tutti i membri sono incoraggiati a pubblicare una nota come questa; è anche possibile copiare e incollare questa versione. Se non la si pubblica almeno una volta, tacitamente si permette l'utilizzo di elementi quali foto e informazioni varie contenute nel proprio profilo e gli aggiornamenti di stato
La bufala è ampiamente spiegata in questo articolo ed una variante con la citazione della Polizia Postale in quest'altro. Nell'ultima versione viene citata la "convenzione di Berner" cioè Berner Übereinkunft (Convenzione di Berna in italiano), che non c'entra nulla con i contenuti dei profili ma "stabilisce il riconoscimento reciproco del diritto d'autore tra le nazioni aderenti", la legge LEI N. 8.078 sulla protezione dei consumatori brasiliani e la legge LEI 26.388 del codice penale argentino. Inoltre, è stata aggiunta una nota dove si spiega che bisogna pubblicare il post almeno una volta, altrimenti si permette "tacitamente l'utilizzo di elementi contenuti nel proprio profilo". Cioè una frase che serve soltanto a spingere ulteriormente la condividere del post.
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