Bufala: attenzione ai negozi cinesi, donna trovata in stato di incoscienza


Una foto corredata da un testo allarmante sta facendo il giro delle bacheche di Facebook. Nell'immagine sono visibili una carabiniere e degli agenti di polizia municipale all'interno di un opificio verosimilmente cinese. Nel post si racconta che una donna in visita ad un negozio cinese perchè attirata dai prezzi bassi, sarebbe stata narcotizzata e successivamente trovata dai carabinieri con i capelli rasati in stato di incoscienza. Il tutto motivato da un presunto traffico di organi e riciclaggio. Nel testo si legge:

"ATTENZIONE INCREDIBILE STORIA ...

Una donna si recava in un negozio cinese con suo marito...mentre lui aspettava di finire la sua sigaretta fuori , lei inizia ad entrare...ma quando il marito entra e non trova sua moglie chiede ad alcuni commessi cinesi se avevano visto una donna ma loro negano...dopo molti tentativi la loro risposta era sempre negativa,l'uomo chiama il 112 .I Carabinieri si recano subito sul posto e subito procedono ad una perquisizione...scendono al piano di sotto,ovviamente con entrata non visibile al pubblico,e trovano la giovane donna coi capelli rasati e narcotizzata in stato di incoscienza.Per queste persone c'è stato un arresto immediato.ATTENZIONE quindi, i prezzi cosi bassi nascondono in realtà riciclaggio e SOPRATTUTTO, come in questo caso , traffico di organi, quindi a maggior rischio persone giovani. Penso che anche coi bambini non si facciano scrupoli."


In realtà l'immagine si riferisce ad un blitz in aziende cinesi di carabinieri e polizia municipale dell'Aprile 2012 in provincia di Prato, in seguito al quale - come riporta Notizie di Prato - è stato arrestato un titolare e denunciati altri cinque in varie aziende per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". Per quanto riguarda il testo, invece, si tratta d'una variante delle bufale localizzate in varie città, come ad esempio quella indicata da Leggende Metropolitane e prive di qualsiasi fondamento.

3 commenti:

  1. Che io sappia - se non ricordo male - la prima versione di questa leggenda risale agli anni '70: dicerie di rapimenti di donne nelle sartorie dei cittadini di religione ebraica di una località francese. Naturalmente non era scomparso nessuno, come oggi. A parte la leggenda. E l'idiozia che sembra prendere il sopravvento in non pochi esseri umani quando si trovano di fronte al tasto "condividi".

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  2. Tutt'ora continua a mietere 'vittime' grazie all'uso strumentale di certe pagine che così aumentano le loro 'stupide' condivisioni

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  3. invece la notizia è vera è capitata anke qui a Giugliano non trovo l articolo del giornale altrimenti ve lo mostravo!

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